Che cos'è la finanza decentralizzata (DeFi)?


Che cos'è la finanza decentralizzata (DeFi)?

La finanza decentralizzata (DeFi) rappresenta un cambiamento trasformativo nel panorama finanziario. Si tratta di un ecosistema che utilizza la tecnologia blockchain per ricreare e potenziare i sistemi finanziari tradizionali senza la necessità di intermediari centralizzati come banche e broker. 

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La DeFi è un ecosistema di applicazioni finanziarie Web3 costruito su reti blockchain che consente agli utenti di eseguire operazioni come prestiti, trading e investimenti attraverso protocolli peer-to-peer.

Questo sistema si basa sul principio della blockchain decentralizzata, in cui il controllo è distribuito tra i partecipanti piuttosto che essere concentrato in un'unica entità, promuovendo la trasparenza e riducendo la dipendenza verso terze parti.

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Storia della DeFi

La nascita della DeFi risale agli inizi di Bitcoin, nel 2009, quando è stato introdotto il concetto di valuta digitale decentralizzata. Tuttavia, la DeFi ha iniziato a prendere forma con il lancio di Ethereum nel 2015, che ha offerto una blockchain programmabile in grado di eseguire smart contract.

Questi contratti direttamente applicabili, i cui termini sono scritti nel codice, hanno consentito l'automazione degli accordi finanziari. Il movimento DeFi si è affermato intorno al 2017, con progetti come

MakerDAO, che ha introdotto le stablecoin decentralizzate, ed è esploso durante la “DeFi Summer” del 2020, quando il valore totale racchiuso nei protocolli DeFi è passato da milioni a miliardi di dollari. 

Nel 2025, la DeFi è diventata un settore da trilioni di dollari, grazie agli sviluppi delle soluzioni di scalabilità Layer 2 e all'interoperabilità cross-chain.

Principi della DeFi

La DeFi si basa su alcuni principi fondamentali. Il primo è l'apertura: chiunque sia dotato di una connessione Internet può partecipare. Poi, l'interoperabilità, che consente a diversi protocolli di interagire in modo fluido. Infine, la componibilità, spesso definita "money Lego": dei blocchi costitutivi come token e smart contract possono essere associati per creare prodotti finanziari complessi.

Questi principi mirano a democratizzare la finanza, rendendola più efficiente ed equa con l’eliminazione dei gatekeeper e la riduzione delle barriere all’accesso.

Principali componenti e tecnologie

La DeFi si basa su diversi componenti e tecnologie chiave che lavorano in armonia per supportarne le funzionalità. La blockchain funge da registro sottostante, che crea record sicuri e immutabili delle transazioni. Ethereum è la piattaforma più diffusa, ma esistono alternative come Binance Smart Chain, Solana e Polkadot che hanno permesso di affrontare i problemi di scalabilità, garantendo transazioni più rapide e costi ridotti.
Gli smart contract sono la colonna portante della DeFi: permettono di automatizzare gli accordi senza intervento umano. Si tratta di script codificati che vengono eseguiti quando vengono soddisfatte determinate condizioni, come il trasferimento di fondi per il rimborso di un prestito. Le applicazioni decentralizzate (dApp) costruite su questi contratti forniscono delle interfacce utente per interagire con i servizi DeFi, ad esempio i wallet, come MetaMask, e le piattaforme di scambio, come Uniswap.

Gli oracoli sono figure fondamentali: alimentano la blockchain con dati del mondo reale, permettendo agli smart contract di rispondere a eventi esterni, come i cambiamenti di prezzo. Gli standard dei token, come ERC-20 per i fungible token e ERC-721 per i non-fungible token (NFT), standardizzano la creazione e il trasferimento dei beni. Inoltre, le soluzioni Layer-2 come

Optimism e Arbitrum migliorano l'efficienza, elaborando le transazioni al di fuori della catena principale e garantendo la sicurezza. Quando associate, queste tecnologie creano un'infrastruttura finanziaria solida e programmabile, protetta dalla censura e dalla manipolazione.

 

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DeFi vs finanza tradizionale

La DeFi è in netto contrasto con la finanza tradizionale (TradFi), che si basa su istituzioni centralizzate come banche, borse e organismi di regolamentazione per facilitare le transazioni. La TradFi prevede la presenza di intermediari che verificano l’identità, gestiscono i rischi e garantiscono la conformità. Questo comporta spese elevate, lunghi tempi di elaborazione e l’esclusione delle persone sprovviste di servizi bancari. La DeFi elimina questi intermediari grazie alla natura trustless della blockchain, in cui il codice e i meccanismi di consenso si occupano dei processi di verifica, con regolamenti quasi istantanei e un’accessibilità globale.

Una differenza fondamentale risiede nella trasparenza: le transazioni DeFi sono pubblicamente verificabili sulla blockchain, riducendo il rischio di frode, mentre la TradFi spesso opera in modo opaco. Anche la struttura dei costi è diversa: nella DeFi, le spese generali sono inferiori grazie all'automazione, riducendo le commissioni che, nei sistemi tradizionali, possono superare il 5%. Tuttavia, nella DeFi esiste un elemento di volatilità e vulnerabilità degli smart contract, che non esiste negli ambienti TradFi.

Mentre la TradFi offre una grande stabilità attraverso le regolamentazioni, la DeFi dà priorità all'innovazione e alla sovranità degli utenti, consentendo loro di custodire i propri beni. Il confine tra i due mondi non è netto: esistono modelli ibridi in cui le banche tradizionali integrano elementi DeFi, come gli asset tokenizzati, per ottenere maggiore efficienza. La DeFi mette in discussione lo status quo offrendo un'alternativa più inclusiva, ma deve affrontare il problema della scalabilità per competere con la vasta infrastruttura della TradFi.

Ruolo di criptovalute, token e asset

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Le criptovalute, i token e gli asset digitali sono al centro della DeFi, fungendo da mezzo di scambio, riserva di valore e base per gli strumenti finanziari. Le criptovalute native, come Ether (ETH), alimentano le reti pagando le commissioni di transazione, mentre le stablecoin come USDC sono più stabili, perché si basano sulle valute fiat, consentendo prestiti e scambi a bassa volatilità.

Nei protocolli della finanza decentralizzata, i token possono essere associati a proprietà o a servizi. I token di governance, come quelli nell'UNI di Uniswap, consentono ai loro titolari di votare sugli aggiornamenti del protocollo, democratizzando così il processo decisionale. Gli utility token concedono l’accesso a determinati servizi, come tariffe ridotte sulle piattaforme. Nel caso dei non-fungible token (NFT), la DeFi si estende ad asset unici, come opere d'arte digitali o parti di beni immobiliari, che possono essere utilizzati come garanzia per ottenere prestiti.

Questi asset facilitano il yield farming, in cui gli utenti ottengono ricompense fornendo liquidità, e lo staking, dove i token sono bloccati per rendere sicure le reti e generare reddito passivo. Tokenizzando asset del mondo reale, come immobili o materie prime, la DeFi collega le economie fisiche e digitali, sbloccando liquidità per mercati tradizionalmente illiquidi. Questo ecosistema consente agli utenti di creare strategie finanziarie personalizzate, dalla copertura dei rischi con i derivati al guadagno di interessi su asset inattivi, il tutto senza i vincoli bancari tradizionali.

 

Come funziona la finanza decentralizzata

  •  La DeFi opera sull’infrastruttura blockchain, un registro distribuito che crea record delle transazioni attraverso una rete di nodi. L'hosting di nodi blockchain deve garantire la sicurezza attraverso meccanismi di consenso crittografico di tipo proof-of-stake o proof-of-work. Questa infrastruttura elimina i Single Point of Failure, rendendo la DeFi resistente agli attacchi e alle interruzioni che colpiscono i sistemi centralizzati.
  • Gli smart contract hanno un ruolo cruciale, perché permettono di eseguire un contratto in modo automatico. Ad esempio, in un protocollo di prestito, uno smart contract può bloccare la garanzia e rilasciare i fondi solo a fronte di un rimborso con interessi. Questi contratti sono implementati su blockchain come Ethereum, dove operano sulla Ethereum Virtual Machine (EVM), un ambiente di runtime che esegue il codice deterministicamente.
  • Gli utenti interagiscono tramite wallet, firmando transazioni con chiavi private per autorizzare le azioni. Le blockchain Layer 1 forniscono il livello base, mentre le soluzioni Layer 2 raggruppano le transazioni per ridurre la congestione. I ponti cross-chain consentono il trasferimento di asset tra blockchain, espandendo così la portata della DeFi. Questa infrastruttura garantisce che la DeFi sia sempre attiva, senza confini e verificabile, e che ogni azione sia tracciabile sul registro pubblico.

Pool di liquidità, market making e automazione

I pool di liquidità sono riserve decentralizzate di fondi forniti dagli utenti, che consentono un trading fluido, senza l’utilizzo di order book. Negli Automated Market Makers (AMM), come Uniswap, i pool consistono in coppie di token, e i prezzi sono determinati algoritmicamente in base all’offerta utilizzando formule, come la constant product (x*y=k).

Il market making nella DeFi è automatizzato attraverso questi pool, dove i fornitori di liquidità (LP) depositano asset e guadagnano commissioni dalle transazioni, incentivando la partecipazione. L'automazione si estende agli ottimizzatori di rendimento, che spostano automaticamente i fondi verso opportunità ad alto rendimento, e ai prestiti flash, cioè dei prestiti non garantito utilizzati, ad esempio, per l’arbitraggio.

Questo sistema crea mercati efficienti, attivi 24/7; tuttavia, una perdita temporanea, in cui i fornitori di liquidità perdono valore a causa delle fluttuazioni dei prezzi, comporta dei rischi. In generale, questi meccanismi democratizzano il market making, tradizionalmente dominato dalle istituzioni, favorendo un ecosistema vivace e autosufficiente.

Vantaggi della finanza decentralizzata

La DeFi offre una serie di potenziali vantaggi a seconda del caso d’uso:

Accessibilità, inclusività e costi ridotti

Il principale vantaggio della DeFi è la sua accessibilità ineguagliabile, che consente a chiunque sia dotato di uno smartphone e una connessione a Internet di accedere ai servizi finanziari, evitando così di doversi affidare a conti bancari e ai credit score. Questa inclusività è rivoluzionaria per le persone escluse dal sistema bancario, ovvero oltre un miliardo di persone a livello globale: permette loro di risparmiare, investire ed effettuare transazioni senza barriere geografiche e socioeconomiche.

Grazie all’eliminazione degli intermediari, i costi sono ridotti: transazioni che costerebbero diversi euro nella TradFi, nella DeFi ammontano a pochi centesimi. L'automazione riduce i costi operativi, trasferendo i risparmi agli utenti attraverso rendimenti più elevati e commissioni più basse. Questo democratizza la creazione di ricchezza, consentendo ai piccoli investitori di partecipare a mercati globali precedentemente riservati alle élite.

Transazioni peer-to-peer e controllo dell'utente

La DeFi consente transazioni dirette peer-to-peer (P2P), in cui gli utenti interagiscono senza intermediari, mantenendo il pieno controllo sui propri beni. Questa sovranità fa sì che nessun ente possa congelare conti o censurare transazioni, garantendo maggiore privacy e libertà.

Il controllo dell'utente si estende ai portafogli con auto-custodia, in cui gli individui gestiscono le proprie chiavi private, riducendo così i rischi di controparte. Le piattaforme di prestito P2P abbinano mutuatari e prestatori e offrono termini flessibili e pagamenti istantanei, promuovendo un ambiente trustless basato sul codice piuttosto che sulle istituzioni.

Governance, community e innovazione

La governance della DeFi è guidata dalla community, in cui i proprietari di token propongono e votano modifiche tramite organizzazioni autonome decentralizzate (DAO). Questo modello partecipativo garantisce che i protocolli evolvano in base alle esigenze degli utenti, promuovendo trasparenza e responsabilità.

Il coinvolgimento della community stimola l'innovazione, poiché il codice open-source consente agli sviluppatori di costruire su protocolli esistenti, creando prodotti innovativi come gli asset sintetici e i derivati assicurativi. Questo ecosistema collaborativo favorisce il progresso e rende la DeFi un terreno fertile per la sperimentazione finanziaria.

 

Applicazioni e casi d'uso

Le piattaforme di prestito della DeFi, come Aave o Compound, consentono agli utenti di prestare beni in cambio di interessi o di ottenere prestiti a fronte di garanzie, spesso con sovracollateralizzazione per mitigare le inadempienze. I tassi sono determinati dal mercato, e si regolano dinamicamente in base all'offerta e alla domanda.

I protocolli di scambio decentralizzati (DEX), come Uniswap, facilitano gli scambi di token senza intermediari, utilizzando gli AMM per gli scambi istantanei. Queste applicazioni creano una finanza globale e senza permessi, dai microprestiti nelle regioni in via di sviluppo al trading ad alto rischio.

Gli AMM automatizzano il trading, fornendo liquidità costante e creando nuovi mercati per i token di nicchia. Nella Defi, i servizi di deposito in garanzia (escrow) utilizzano smart contract per trattenere i fondi fino al soddisfacimento di specifiche condizioni, rendendoli ideali per le transazioni sicure e transfrontaliere.

La moneta programmabile si riferisce a token con una logica integrata, come la concessione automatica di royalty o pagamenti condizionali. Questa tecnologia rivoluziona settori come il gaming e la content creation, incorporando le regole finanziarie direttamente nei beni.

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Rischi e sfide normative

I rischi di sicurezza della DeFi sono associati agli smart contract, in cui i bug possono produrre attacchi con perdite da miliardi di dollari. La volatilità del mercato amplifica le perdite, con crash improvvisi che eliminano posizioni. I rischi di liquidità sorgono quando i pool si esauriscono, causando slippage o l’impossibilità di abbandonare le operazioni, fenomeno aggravato da perdite temporanee per gli operatori.

Esistono anche complessità normative associate alla natura senza confini della DeFi, che si scontra con le norme AML (antiriciclaggio) e KYC (“Know Your Client”). I governi stanno creando quadri normativi che potrebbero soffocare l'innovazione o imporre la conformità. Questa incertezza ha un impatto sull'adozione della DeFi, dato che le istituzioni sono titubanti in assenza di linee guida chiare, sebbene questo possa stimolare l’autoregolamentazione.

Espandere l'ecosistema DeFi

L'ecosistema DeFi si sta espandendo rapidamente al di là di Ethereum, incorporando architetture multi-chain per una migliore scalabilità e interoperabilità. Progetti come Cosmos e Polkadot consentono trasferimenti fluidi di beni tra blockchain, riducendo la frammentazione e sbloccando nuove fonti di liquidità. L'integrazione con i beni del mondo reale (RWA) è un'area chiave di crescita, che permette di tokenizzare obbligazioni, immobili e materie prime per portare trilioni di valore on-chain.

Le soluzioni Layer-2 permettono la scalabilità della DeFi, gestendo alti volumi di transazioni off-chain, abbassando i costi e consentendo un’adozione massiva. I sistemi di identità decentralizzati permettono di garantire la privacy e la conformità, consentendo agli utenti di mostrare le proprie credenziali senza rivelare dati personali. L'ascesa della DeFi 2.0 si concentra sulla sostenibilità, con protocolli ottimizzati per l'efficienza energetica e l'incorporazione di fattori ESG (ambientali, sociali e di governance).

Le iniziative guidate dalla community, come i finanziamenti delle DAO, supportano progetti innovativi, favorendo un ciclo di crescita. Man mano che la DeFi cresce, le partnership con la finanza tradizionale colmano le lacune esistenti, creando sistemi ibridi che combinano l'efficienza della DeFi alla stabilità della TradFi. Questa espansione è pronta a integrarsi con le tecnologie emergenti, come l'IA per l'analisi predittiva e la crittografia resistente ai quanti, per garantire una maggiore sicurezza e assicurare l’importanza della DeFi in un mondo digital-first.

Il ruolo dei provider di blockchain nella DeFi

Il provider Cloud della blockchain, come OVHcloud, è un fattore abilitante della DeFi e fornisce l'infrastruttura che alimenta le reti decentralizzate. Questi provider offrono un hosting Cloud per la blockchain scalabile, la gestione dei nodi e servizi Cloud su misura per le operazioni blockchain, garantendo alta disponibilità e prestazioni elevate. Gestiscono le esigenze di calcolo associate all’esecuzione dei nodi, la validazione delle transazioni e lo storage dei dati, che sono fondamentali per le operazioni 24/7 della DeFi.

I fornitori contribuiscono alla sicurezza offrendo una crittografia solida, una protezione DDoS e ambienti isolati che proteggono dagli attacchi. Facilitano la scalabilità grazie a risorse flessibili, consentendo ai protocolli di gestire i picchi di attività degli utenti senza downtime. Nella DeFi, dove l’uptime è fondamentale, un provider affidabile minimizza i rischi associati alla congestione della rete e ai guasti.

Inoltre, i fornitori di blockchain supportano l'innovazione fornendo strumenti per sviluppatori, API e testnet per costruire e distribuire applicazioni decentralizzate (dApp). Questi provider permettono di risparmiare sui costi, poiché i progetti DeFi possono utilizzare modelli pay-as-you-go invece di basarsi su infrastrutture costose in-house. Con la crescita della DeFi, questi fornitori si concentrano sempre più sulla sostenibilità, utilizzando energia pulita per i datacenter, in modo da essere in linea con protocolli rispettosi dell’ambiente. Inoltre, si occupano di rispetto delle regolamentazioni, offrendo strumenti di conformità normativa mantenendo i principi di decentralizzazione.

Ruolo di criptovalute, token e asset

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Le criptovalute, i token e gli asset digitali sono al centro della DeFi, fungendo da mezzo di scambio, riserva di valore e base per gli strumenti finanziari. Le criptovalute native, come Ether (ETH), alimentano le reti pagando le commissioni di transazione, mentre le stablecoin come USDC sono più stabili, perché si basano sulle valute fiat, consentendo prestiti e scambi a bassa volatilità.

Nei protocolli della finanza decentralizzata, i token possono essere associati a proprietà o a servizi. I token di governance, come quelli nell'UNI di Uniswap, consentono ai loro titolari di votare sugli aggiornamenti del protocollo, democratizzando così il processo decisionale. Gli utility token concedono l’accesso a determinati servizi, come tariffe ridotte sulle piattaforme. Nel caso dei non-fungible token (NFT), la DeFi si estende ad asset unici, come opere d'arte digitali o parti di beni immobiliari, che possono essere utilizzati come garanzia per ottenere prestiti.

Questi asset facilitano il yield farming, in cui gli utenti ottengono ricompense fornendo liquidità, e lo staking, dove i token sono bloccati per rendere sicure le reti e generare reddito passivo. Tokenizzando asset del mondo reale, come immobili o materie prime, la DeFi collega le economie fisiche e digitali, sbloccando liquidità per mercati tradizionalmente illiquidi. Questo ecosistema consente agli utenti di creare strategie finanziarie personalizzate, dalla copertura dei rischi con i derivati al guadagno di interessi su asset inattivi, il tutto senza i vincoli bancari tradizionali.

 

Il futuro della finanza decentralizzata

Il futuro della DeFi consiste nel promuovere l'inclusione finanziaria, offrendo servizi a popolazioni poco servite attraverso dApp mobile-first e punti di accesso a basso costo. L'innovazione porterà nuovi modelli, come la valutazione del rischio basata sull'IA e i crediti di carbonio tokenizzati per una finanza sostenibile. I modelli sostenibili supportano blockchain energeticamente efficienti e una governance etica, garantendone la fattibilità nel lungo periodo.

La crescita della community favorirà l'espansione della DeFi, con DAO che promuovono la partecipazione globale e favoriscono ecosistemi diversificati. Gli investitori hanno diverse opportunità nello yield farming, nello staking e nei token emergenti, con alti rendimenti e rischi calcolati. Grazie a un’adozione sempre più diffusa della DeFi, sarà possibile creare un sistema finanziario più equo, che combinerà la tecnologia a un design incentrato sulla persona.